- Postato da:
- Categoria: Social innovation

“Nella tecnologia dei materiali, la resistenza a rottura per sollecitazione dinamica, determinata con apposita prova d’urto. Nella tecnologia dei filati e dei tessuti, l’attitudine di questi a riprendere, dopo una deformazione, l’aspetto originale. In psicologia, la capacità di reagire di fronte a traumi e difficoltà“. Questa la definizione di resilienza secondo l’Enciclopedia Treccani.
Un termine usato e anche un po’ abusato. Tutti ne parlano, ma forse in ben pochi ne conoscono il profondo potenziale.
Tanti argomentano come costruirla o mantenerla: dalla politica ai corsi d’impresa. Inserito in diversi ambiti e contesti, ormai la resilienza fa parte del linguaggio comune ed è naturalmente entrata anche nel mondo del sociale.
Non più solo una moda, dunque, ma un termine che è in grado di raccontare un nuovo modo di vivere, un approccio che sempre più si fa strada nel vissuto quotidiano odierno.
L’80% di imprese non profit che dichiara dati economici stabili o in crescita confermano la loro caratteristica resiliente, una capacità di assorbire le perturbazioni, riorganizzarsi, e continuare a funzionare più o meno come prima. Nonostante la crisi, dunque, si può essere vincenti adottando un nuovo modello di business.
Con il cambio della normativa e i nuovi accessi a risorse finanziarie, sono risultati fondamentali la capacità di cambiare forma e pelle, evolvendosi leggendo e soddisfacendo i bisogni sempre più complessi delle comunità di riferimento.
Sono tante le scosse a cui si è dovuto far fronte, occasioni nascoste e da valorizzare con tempestività e diversità nella risposta. L’introduzione digitale nel sociale ha portato non poche tensioni, ma reso possibile lo sviluppo di attività e azioni impensabili precedentemente e fortemente fruttuose. L’innovazione, la creatività e la capacità di essere flessibili sono entrate a braccetto nel non profit per dar vita a cose completamente nuove.
Ma alla base di una impresa sociale che possa dirsi veramente resiliente, non manca mai un profondo rapporto di fiducia e di collaborazione tra le persone, le risorse da cui parte la costruzione e lo sviluppo di ogni opere straordinaria.